Investire nei Mercati Emergenti

Creare corridoi che portino al futuro in Pakistan

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Il Pakistan è il tipico esempio di un paese che molti investitori hanno evitato a causa di notizie e percezioni negative; secondo noi, invece, spesso la realtà non è così in bianco e nero come la dipingono i mezzi d’informazione. Sappiamo di aver trovato certe società ben gestite in cui investire. Siamo anche convinti che nei prossimi anni il Pakistan diventerà più interessante per gli investitori per vari motivi.

Attualmente il Pakistan è classificato come un mercato di frontiera, ma a giugno il fornitore di indici MSCI ha annunciato che nell’Annual Market Classification Review del 2016[1] intendeva prendere in considerazione l’aggiunta del MSCI Pakistan Index all’elenco dei paesi da esaminare per una possibile riclassificazione che attribuisca al paese lo status di mercato emergente. Il nostro approccio all’investimento si basa sull’esame dei singoli titoli, pertanto non prestiamo molta attenzione a questi tipi di cambiamenti degli indici. Questa possibile riclassificazione potrebbe tuttavia indurre gli investitori internazionali a prestare maggiore attenzione al Pakistan, con un conseguente aumento dei flussi di asset esteri. In più, l’attribuzione di uno status superiore sarebbe una convalida degli sforzi che sta facendo attualmente il governo e del potenziale che scorgiamo nel paese.

Da vari anni abbiamo investito in Pakistan e lo consideriamo una destinazione per gli investimenti che il sentiment negativo nei confronti dell’economia del paese ha portato a trascurare, mentre offre valutazioni interessanti. Il Pakistan ha beneficiato delle prospettive di un aumento della crescita, di sforzi costanti mirati a realizzare un consolidamento fiscale, di un progresso continuo nelle riforme strutturali secondo il piano del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e di un sostegno duraturo dei partner regionali.

Collaborazione tra Cina e Pakistan

La Cina e il Pakistan hanno sottoscritto recentemente accordi commerciali, sull’energia e sulle infrastrutture per un valore di 28 miliardi di dollari nell’ambito di un piano da 46 miliardi di dollari per la creazione del Corridoio Economico tra Cina e Pakistan (CPEC), una combinazione di iniziative di cooperazione e progetti che riguardano tra l’altro connettività, infrastrutture per reti informatiche, energia, industrie e parchi industriali, sviluppo agricolo e riduzione della povertà, turismo e collaborazione finanziaria.[2] I progetti di infrastrutture associati al CPEC, compresa la creazione di un porto in acque profonde che consenta di accedere direttamente all’Oceano Indiano e oltre, dovrebbero contribuire a rafforzare il commercio e gli investimenti nella regione. Cina e Pakistan hanno rapporti amichevoli basati sulla collaborazione e vari funzionari cinesi hanno dichiarato che il CPEC è il progetto principale della più ampia iniziativa “One Belt, One Road”, un piano ambizioso per sviluppare i collegamenti tra il mercato cinese e il resto del mondo.

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L’annuncio di questi progetti di ampia portata e la possibilità di una riclassificazione del Pakistan, che gli farebbe acquisire lo status di mercato emergente, hanno stabilizzato l’economia nazionale e aiutato a stimolare rialzi del mercato azionario del paese negli ultimi anni.

Il mercato azionario pakistano è stato uno dei migliori negli ultimi cinque anni (a fine giugno 2015).[3] L’MSCI Pakistan Index è più che raddoppiato, con un rendimento del 129% nello stesso periodo di tempo, rispetto al 45% dell’MSCI Frontier Index e al 22% dell’MSCI Emerging Markets Index, espressi in dollari statunitensi.[4] Nonostante questa robusta performance, a nostro parere le valutazioni delle azioni pakistane restano relativamente interessanti. Alla fine di giugno 2015, il rapporto prezzo-utili trailing dell’MSCI Pakistan Index era del 10x, contro l’11x dell’MSCI Frontier Index e il 14x dell’MSCI Emerging Markets Index.[5]

Fondamentali in miglioramento e lotta al terrorismo

Il contesto macroeconomico del paese è andato migliorando negli ultimi anni. Negli scorsi mesi il calo dell’inflazione ha consentito alla banca centrale del Pakistan di tagliare il tasso di interesse di riferimento al livello più basso degli ultimi 42 anni. Il FMI prevede attualmente una crescita del prodotto interno lordo in Pakistan del 4,3% per quest’anno e del 4,7% nel 2016, in aumento rispetto al 2,6% del 2010.[6] Anche la situazione fiscale è progressivamente migliorata, sostenuta da esborsi multilaterali negli ultimi anni e da una recente emissione internazionale di Sukuk.[7] Più recentemente anche il calo dei prezzi del petrolio ha contribuito a un miglioramento del saldo commerciale del paese, benché le esportazioni abbiano risentito di un calo dei prezzi del cotone e di un rafforzamento della rupia.

Altrove, siamo convinti che gli sforzi del governo per il controllo della spesa e i disinvestimenti siano stati positivi, ma sarà necessario che esso mantenga il suo impegno nel portare avanti il programma di riforma strutturale ed economica. I problemi che preoccupano maggiormente gli investitori esteri sono la sicurezza e la stabilità politica. Dopo la tragedia di Peshawar a dicembre 2014, che ha provocato una strage di bambini in una scuola, vi è stato un deciso intervento contro il terrorismo. Riteniamo che questi sforzi debbano continuare ancora nel tempo perché si sviluppi un clima di maggiore sicurezza, che sarà di aiuto per gli affari e per tutta la società. Nel contesto politico, ritardi nell’attuazione di riforme o un deterioramento della situazione politica o della sicurezza potrebbero essere nefasti per lo sviluppo macroeconomico e la posizione fiscale del paese, ostacolando gli investimenti e indebolendo la fiducia degli investitori.

Per quanto riguarda le attività commerciali, la situazione dell’energia è un’altra fonte allo stesso tempo di preoccupazione e di opportunità. Le riforme del settore energetico necessitano di una spinta all’accelerazione, compresi gli investimenti in capitale in tutti gli aspetti dell’alimentazione elettrica: generazione, distribuzione e trasmissione. Le revisioni delle tariffe e la riduzione dei sussidi all’elettricità appaiono positive. Ovviamente tali riforme sono diventate più facili da realizzare ora che i prezzi del petrolio e del gas sono scesi progressivamente. Riteniamo che questo sia il momento ideale perché il Pakistan attui riforme che daranno una sana base finanziaria alla distribuzione di energia elettrica, offrendo forniture adeguate a un prezzo ragionevole alle aziende locali, che hanno bisogno di essere concorrenziali a livello internazionale.

Nonostante vari problemi attuali, vediamo molti motivi per credere in un futuro più brillante per il Pakistan.

I commenti, le opinioni e le analisi di Mark Mobius sono personali e hanno finalità puramente informative e d’interesse generale e non devono essere considerati come una consulenza individuale in materia di investimenti né come una raccomandazione o sollecitazione ad acquistare, vendere o detenere un titolo o ad adottare qualsiasi strategia di investimento. Non costituiscono una consulenza legale o fiscale. Le informazioni fornite in questo materiale sono rese alla data di pubblicazione, sono soggette a modifiche senza preavviso e non devono essere intese come un’analisi completa di tutti i fatti rilevanti relativi a un paese, una regione o un mercato.

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Quali sono i rischi?

Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la perdita del capitale. I titoli esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi e incertezze economiche e politiche. Gli investimenti nei mercati emergenti, un segmento dei quali è costituito dai mercati di frontiera, implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle dimensioni relativamente minori dei mercati in questione, ai volumi inferiori di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consolidate a supporto dei mercati mobiliari. I rischi associati ai mercati emergenti sono generalmente amplificati nei mercati di frontiera poiché gli elementi summenzionati (oltre a vari fattori quali la maggiore probabilità di estrema volatilità dei prezzi, illiquidità, barriere commerciali e controlli dei cambi) sono di norma meno sviluppati nei mercati di frontiera.

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[1] Fonte: MSCI, “Result of MSCI 2015 Reclassification Review,” 9 giugno 2015.

[2] Fonte: Ministero della Pianificazione, Sviluppo e Riforma, Governo del Pakistan.

[3] Fonte MSCI. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente in un indice. La performance passata non è garanzia di risultati futuri. Per maggiori informazioni sui fornitori di dati, si rimanda al sito web www.franklintempletondatasources.com.

[4] Ibid.

[5]  Il rapporto prezzo-utile è il prezzo corrente di mercato di un’azione di una società, diviso per gli utili per azione della società.

[6] Fonte: IMF World Economic Outlook Database, aprile 2015. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale previsione si realizzi.

[7] I Sukuk sono certificati finanziari islamici simili ad obbligazioni nei mercati finanziari occidentali, conformi alla legge religiosa islamica (Sharia).

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