Investire nei Mercati Emergenti

Prospettive

Prospettive per il mercato MENA: Gestione delle ricadute economiche

Secondo Bassel Khatoun e Salah Shamma, Franklin Templeton Emerging Markets Equity, Franklin Templeton, anche se la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto negativo sulla redditività a breve termine di molte aziende in tutto il mondo, per gli investitori è importante avere una visione a lungo termine. In questo articolo condividono le loro prospettive più recenti per i paesi e le società del Medio Oriente e della regione del Nord Africa (MENA).

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I responsabili economici globali continuano a svolgere un’azione di bilanciamento fra il contenimento della pandemia globale di COVID-19 e la gestione delle ricadute economiche. Molti paesi della regione MENA hanno attuato misure di contenimento oltre agli stimoli monetari e fiscali. Nella maggior parte dei casi, è diventato evidente che il rischio di una riduzione prolungata dell’attività economica pesa ormai più del rischio di ulteriori restrizioni alla mobilità per cercare di contenere il contagio del virus.

Siamo ancora dell’opinione che osserveremo ulteriori allentamenti delle restrizioni, forse intervallati da misure occasionali di politica preventiva. Anche allentando le restrizioni, è difficile evitare un impatto duraturo sul comportamento dei consumatori a causa della pandemia o escludere qualsiasi danno economico permanente a seguito delle misure di contenimento attuate. Gli effetti saranno probabilmente di vasta portata e peseranno sulla crescita economica globale oltre il 2020.

L’aumento della disoccupazione e i livelli crescenti del debito sono sfide urgenti che i responsabili economici (sia le banche centrali che i governi) dovranno continuare a monitorare e gestire. Nel frattempo, è probabile che i mercati finanziari resteranno volatili, poiché gli operatori di mercato devono misurarsi con il fiorire di informazioni in costante mutamento.

Nei prossimi mesi riteniamo che l’attività economica continuerà a migliorare, man mano che i governi allenteranno ulteriormente le restrizioni alla mobilità. Siamo meno fiduciosi sulle prospettive occupazionali in quanto le economie locali continuano a perdere posti di lavoro e a ridurre i salari in presenza di una domanda più debole.

La ripresa potrebbe farsi attendere

I mercati azionari della regione MENA hanno recuperato dai minimi registrati durante il picco della pandemia di questa primavera, ma la realtà della pandemia e il calo dei prezzi del petrolio hanno indebolito le prospettive per la restante parte del 2020. Le stime dei ricavi sono state riviste al ribasso e riflettono attualmente un graduale recupero entro la fine dell’anno. Il mercato continua ad attendersi una ripresa nel 2021, seppur a livelli inferiori a quelli del 2019.

Detto questo, una pesante diminuzione della redditività aziendale a breve termine non dovrebbe alterare le prospettive a lungo termine per le grandi società in grado di assorbire lo shock attuale.

Crediamo ancora che fasi di tensione eccezionale possano offrire buone opportunità di riallocazione del capitale e determinare nuovi punti di ingresso in titoli di qualità. Settori resilienti come i beni di consumo di prima necessità, l’assistenza sanitaria e la tecnologia sembrano ben posizionati per beneficiare dell’epidemia di COVID-19. Le misure di quarantena hanno infatti dimostrato di incrementare l’utilizzo e la necessità dei servizi forniti da questi settori. Le vendite online al dettaglio stanno segnando un boom di vendite, mentre i negozi fisici al dettaglio si affrettano a spostare le loro offerte sui canali digitali.

Continuiamo a privilegiare le aziende resilienti con i bilanci e la flessibilità necessari ad adattarsi al nuovo mondo post-COVID-19. Crediamo fermamente che le aziende che intraprendono grandi azioni strategiche in ogni fase del ciclo economico possano aumentare le loro probabilità di sovraperformare i concorrenti nel lungo periodo.

Va rilevato che, all’ingresso nell’attuale crisi il sistema bancario del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) si presentava in condizioni molto migliori di quelle mostrate alla vigilia della crisi finanziaria globale del 2008-2009.

Riteniamo che le banche della regione siano ben capitalizzate e dispongano di riserve sufficientemente ampie per resistere alla volatilità. Anche se non bisogna escludere un aumento dei crediti in sofferenza e un’erosione della redditività, ci aspettiamo l’adozione di politiche governative per compensare parte di questi effetti. Anche le azioni degli istituti di credito hanno perso molto valore, segnando minimi che non vedevamo dalla crisi finanziaria globale. È un segnale del forte deterioramento dei loro bilanci che, al momento, riteniamo prematuro.

Prospettive dei singoli paesi

Emirati Arabi Uniti: L’economia degli EAU è indubbiamente vittima del suo stesso successo. Anni di indirizzamento dell’economia verso altri settori non petroliferi hanno portato enormi benefici al paese. La pandemia globale ha tuttavia inferto un duro colpo alla sua economia, data la sua notevole esposizione a settori direttamente danneggiati come quello immobiliare, dell’ospitalità, dei trasporti e del commercio al dettaglio. Il mercato azionario degli EAU ha pagato un prezzo elevato e si posiziona quest’anno tra i peggiori al mondo. Il crollo dei prezzi del petrolio e la pandemia COVID-19 hanno causato effetti dirompenti senza precedenti e difficili da quantificare. Detto questo, riteniamo che le recenti politiche del paese per rendere meno stringenti i requisiti necessari a ottenere la residenza a lungo termine e per allentare i limiti alla proprietà straniera potrebbero mitigare parte dei rischi. Inoltre riteniamo che le infrastrutture di prim’ordine, il livello avanzato di connettività e lo status di paradiso fiscale del paese dovrebbero continuare a sostenere il ruolo di hub internazionale di grande richiamo degli emirati. Prevedibilmente, qualsiasi progresso in ambito sanitario o una normalizzazione generale delle restrizioni di viaggio incideranno più pesantemente sull’economia e in generale sul mercato degli EAU. Riteniamo che l’economia dovrà ancora far fronte a molte sfide; tuttavia, il mercato degli EAU ottiene un punteggio elevato in termini di valore e potrebbe attrarre speculatori di lungo periodo.

Arabia Saudita: Il governo ha adottato misure coraggiose ma drastiche per ridurre la spesa e aumentare le entrate. Il congelamento delle assunzioni, la sospensione della spesa in conto capitale (capex) e l’aumento del 10% dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), che è stato il più consistente di sempre nel paese, punteranno a risanare le finanze pubbliche, ma al tempo stesso metteranno a dura prova le prospettive di crescita del paese. Viste le concomitanti restrizioni imposte dalla pandemia e le prospettate difficoltà della domanda, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) prevede una contrazione del 6,8% del prodotto interno lordo (PIL) nazionale nel 2020, cui seguirà però un recupero del 3,1% nel 2021.[1]Ci aspettiamo una ripresa nel 2021, attraverso l’aumento della produzione di petrolio e la normalizzazione dell’economia.

Guardando al futuro, continuiamo a intravedere difficoltà per il settore privato, dovendo le imprese fare i conti con le restrizioni alla mobilità, la diminuzione della domanda e l’aumento dell’IVA. Nel lungo periodo, dato anche il contesto di minore crescita, le aziende dovranno rivedere i loro modelli di business e intervenire sui costi. I soggetti economici più deboli potrebbero essere estromessi dal mercato e quelli più forti con elevata liquidità in bilancio guadagneranno verosimilmente quote di mercato. Nonostante l’attuale incertezza del contesto macroeconomico, il ciclo di offerte pubbliche iniziali continua ad aumentare, ampliando l’universo delle opportunità azionarie.

Egitto: La pandemia ha messo in evidenza le vulnerabilità dei conti esteri del paese. Nonostante le serie riforme e politiche attuate dal paese negli ultimi tre anni, il finanziamento del pesante deficit commerciale dell’Egitto continua a dipendere fortemente dai proventi del turismo, dalle entrate del Canale di Suez e dalle rimesse. L’attuale crisi ha tuttavia evidenziato il forte sostegno di cui l’Egitto gode da parte delle agenzie multilaterali, con l’impegno del FMI a stanziare altri 8 miliardi di dollari. Inoltre, il paese è riuscito a rastrellare altri 5 miliardi di dollari dal mercato degli Eurobond: un ulteriore apporto di valuta forte che aiuterà il Paese a ridurre il deficit di finanziamento.

Kuwait: Il Consiglio dei ministri del paese ha approvato una serie di riforme economiche e sollecitato l’approvazione della legge sul debito. Le proposte prevedono inoltre di vincolare il trasferimento annuale del 10% delle entrate del paese al Fondo per le generazioni future all’esistenza di un avanzo nei conti pubblici. L’approvazione parlamentare della legge sul debito è un prerequisito necessario per consentire al governo di colmare il suo deficit di finanziamento derivante dal calo dei prezzi del petrolio e di ripristinare una parte della spesa pubblica senza esaurire i fondi statali. Consideriamo altamente probabile l’approvazione della legge sul debito.

Limitare l’impatto umano ed economico della pandemia di COVID-19

Eravamo certi che le banche centrali di tutto il mondo non avrebbero rinunciato ad attuare ulteriori misure monetarie o fiscali per pompare liquidità nei sistemi bancari e sostenere i consumi. La tabella seguente illustra la risposta politica nei paesi MENA, che varia a livello nazionale. Riteniamo si debbano attuare ulteriori misure per attenuare eventuali ulteriori rischi per l’attività economica.

Risposta politica al COVID-19 nei Paesi MENA
gennaio 2020 – giugno 2020

Come abbiamo già sostenuto in precedenza, in ogni crisi ci saranno vincitori e vinti. Alcuni settori come l’istruzione, la sanità e il commercio al dettaglio hanno innovato rapidamente durante il blocco, e alcune aree di spesa in ambito tecnologico cercheranno sicuramente di sottrarsi al trend negativo di altri settori che, in molti casi, non avevano nemmeno recuperato appieno i livelli di spesa per investimenti antecedenti alla crisi finanziaria globale del 2008. In qualità di investitori attivi, pensiamo che il COVID-19 sia ancora un problema aperto ma anche una possibile opportunità per attrarre speculatori di lungo periodo nella regione MENA.

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[1] Fonte: International Monetary Fund, World Economic Outlook, giugno 2020. Non vi è alcuna garanzia che un’eventuale stima, proiezione o previsione si realizzi.

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