Investire nei Mercati Emergenti

Azioni

Le aspettative di una normalizzazione economica nel 2021 alimentano la fiducia nei mercati emergenti nell’ultimo trimestre 2020

I mercati emergenti sono riusciti ad affrontare un 2020 difficile a causa della pandemia di COVID-19, in alcuni casi meglio dei mercati sviluppati. Il nostro team Emerging Markets Equity descrive i fattori che hanno alimentato l’ottimismo nel quarto trimestre 2020 e i motivi per cui segue con particolare attenzione l’Asia orientale, in vista della continua ripresa delle economie nell’anno a venire.

Questo contenuto è disponibile anche in: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo

Tre fattori sui cui riflettere oggi

  1. Sebbene il mercato cinese abbia segnato il passo rispetto agli omologhi dei mercati emergenti nell’ultimo trimestre dell’anno, le azioni cinesi hanno registrato le performance più brillanti nel corso del 2020. Le tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti rimangono un ostacolo chiave destinato a persistere sotto l’amministrazione del presidente eletto Joe Biden, anche se questi potrebbe adottare un tono più costruttivo. Il Dipartimento della Difesa statunitense, tuttavia, ha recentemente aggiunto numerose società cinesi a un elenco di aziende ritenute collegate alle forze armate. Un ordine esecutivo impedisce agli investitori statunitensi di detenere partecipazioni nelle imprese di questo elenco a partire dalla fine del 2021. Anche se le operazioni aziendali non dovrebbero essere direttamente influenzate dal divieto, i corsi azionari andranno probabilmente incontro a una certa volatilità a breve termine a causa di alcune vendite forzose. La Cina sembra l’unico grande paese ad aver registrato una crescita del prodotto interno lordo (PIL) nel 2020, con il sostegno di un’economia interna diversificata trainata da innovazione e digitalizzazione. Per quanto abbia sollevato alcuni timori nell’immediato, l’inasprimento della regolamentazione nel settore di Internet potrebbe ridurre il rischio settoriale nel lungo periodo. Continuiamo a vedere emergere società di ottima qualità ben piazzate per beneficiare del consolidamento in corso del mercato e del boom dei consumi interni.
  2. In India vi è stato un aumento dei contagi di COVID-19, ma con il contenimento della mortalità è proseguita la riapertura economica. Sebbene alcune società abbiano risentito dello sconvolgimento di modelli di business tradizionali, prevediamo di vedere un impatto positivo sui fornitori di servizi tecnologici indiani. Il settore dei servizi informatici (IT) è stato ampiamente ignorato negli ultimi anni a causa del rallentamento della crescita e delle pressioni sui margini, ma è stato sostenuto da un maggiore interesse dei clienti e da misure messe in atto per tagliare i costi strutturali. Mentre l’India imbocca la strada dell’indigenizzazione e della sostituzione delle importazioni, il riemergere dell’attività manifatturiera, unito agli sforzi globali per diversificare le catene di fornitura, potrebbe trainare la domanda in un range di categorie di prodotti, tra cui elettronica, difesa, componenti per auto e prodotti farmaceutici. La normalizzazione dello stress creditizio, sostenuta dal calo dei tassi d’interesse e l’aumento di liquidità dovrebbe avere un impatto positivo sulle banche, un’area per la quale le nostre prospettive sono ancora positive. Intanto andando avanti i tassi reali negativi in India offriranno un supporto decisamente notevole all’economia e ai mercati.
  3. Il Brasile, nonostante il chiasso politico, ha continuato a concentrarsi su importanti riforme economiche che stanno portando a un abbassamento strutturale dei tassi d’interesse reali storicamente elevati. Inoltre la banca centrale ha tagliato il tasso d’interesse politico a un minimo record, riducendo così il costo di rinegoziazione
    o ristrutturazione dei prestiti, e ciò potrebbe essere un catalizzatore per una crescita del credito in un periodo più lungo. La penetrazione del credito in Brasile è decisamente inferiore a quella di molti altri mercati, presentando così margini di crescita per i prossimi anni e sostenendo a nostro avviso le prospettive per il settore finanziario. Più generalmente, i tassi reali negativi dovrebbero fornire un supporto strutturale alle prospettive di crescita del Brasile. Stiamo assistendo anche a un trend di lungo termine di “equitization” degli investimenti vantaggioso per gli operatori nel settore dei servizi finanziari. In Brasile permangono tuttavia delle sfide, tra cui l’aumento dei livelli di debito a seguito delle misure di stimolo, unito all’incertezza per le costanti riforme economiche in un contesto politicamente frammentato. Ciò potrebbe a sua volta spingere al rialzo i tassi d’interesse in un periodo più lungo. La fine prevista degli aiuti di emergenza introdotti a sostegno di chi ha risentito delle misure di lockdown anti COVID-19 potrebbe a sua volta influire sulla ripresa economica.

Prospettive

Alcuni mercati emergenti chiave, soprattutto nell’Asia orientale, hanno decisamente sovraperformato altri paesi per quanto riguarda risultati della sanità, impatto economico e mercati azionari nel 2020. Molte società hanno messo a segno un’esecuzione di successo durante la pandemia e dovrebbero emergere dalla crisi in posizione più forte rispetto alla concorrenza. Continuiamo a monitorare attentamente il ritmo della ripresa nelle società che giudichiamo di buona qualità ma il cui valore intrinseco è stato oggetto di una correzione molto maggiore di quanto meritasse l’impatto limitato di breve termine.

Le sfide affrontate nel 2020 hanno sottolineato i vantaggi strutturali e altri trend secolari benefici nei mercati emergenti, di buon auspicio per il 2021. La resilienza di mercati chiave in Asia orientale durante la crisi, unita alla loro capacità di sfruttare i cambiamenti strutturali verso la nuova economia, dovrebbe essere motivo di forza costante nel 2021. I paesi in ritardo, tra i quali India e Brasile, beneficeranno probabilmente di un contesto straordinariamente accomodante di tassi reali negativi (e una valuta sottovalutata in Brasile), uniti alle iniziative di riforma in atto e a un eccesso di capacità nell’economia, che dovrebbero dare impulso alla crescita.

Quest’ampliamento della ripresa economica nei mercati emergenti dovrebbe continuare a favorire una maggiore visibilità degli utili nel 2021 costituisce un’opportunità interessante nell’insieme dei mercati emergenti, sia in una prospettiva tattica di breve termine che strutturalmente. Secondo noi la presenza di tanti mercati diversi che in questo panorama offrono contemporaneamente un potenziale d’investimento interessante, singolarmente e complessivamente, schiude una possibilità d’investimento eccezionale.

Tuttavia, ci aspettiamo che il COVID-19 rimanga assai diffuso nel 2021. Mentre alcuni paesi hanno già avviato le campagne vaccinali, la produzione e la distribuzione del vaccino su scala sufficiente comportano difficoltà analoghe a quelle insite nel suo sviluppo. Prevediamo pertanto che molti paesi continueranno ad avere sporadici focolai di infezione, che aggiungeranno volatilità al trend sottostante di ripresa economica e del mercato.

Sviluppi e tendenze dominanti nei mercati emergenti

La rinnovata propensione al rischio nel quarto trimestre 2020 ha dato impulso alle azioni dei mercati emergenti, che hanno sovraperformato le omologhe dei mercati sviluppati. I progressi sui vaccini anti COVID-19 hanno alimentato le speranze di una completa riapertura economica e hanno eclissato i timori per la recrudescenza dei contagi, la diffusione di un nuovo ceppo di coronavirus e le tensioni tra Stati Uniti e Cina. Il sentiment del mercato ha beneficiato anche del varo di nuove misure di stimolo e della maggiore chiarezza sui risultati elettorali negli USA. Con il rally del quarto trimestre, le azioni emergenti hanno annullato le perdite causate dalla pandemia all’inizio dell’anno e hanno chiuso il 2020 in netto rialzo, davanti alle azioni dei mercati sviluppati. L’indice MSCI Emerging Markets ha guadagnato il 19,8% nel corso del trimestre, mentre l’MCSI World è avanzato del 14,1%, entrambi in dollari statunitensi.1

Gli eventi più importanti nei mercati emergenti durante il quarto trimestre 2020

I mercati asiatici hanno collettivamente guadagnato terreno nel quarto trimestre. Gli indici di Corea del Sud e Taiwan, dal forte contenuto tecnologico, hanno registrato un’impennata per via della robusta domanda di esportazioni tecnologiche di entrambi i paesi. I listini di Indonesia e Thailandia hanno messo a segno un rialzo, poiché le aspettative di normalizzazione economica hanno spinto gli investitori verso mercati che non avevano partecipato pienamente al rally della regione. Il mercato cinese ha segnato il passo rispetto alle borse asiatiche, nonostante la continua ripresa della sua economia. L’accresciuto controllo della Cina sul proprio settore Internet, abbinato a un ordine esecutivo statunitense che limita gli investimenti USA in alcune società cinesi, hanno provocato nervosismo sul mercato.

Le azioni e le valute dell’America Latina hanno dato vita a un rally grazie alla crescente fiducia degli investitori e al rincaro delle materie prime. I listini colombiani hanno evidenziato un andamento positivo sulla scia dell’aumento dei prezzi del petrolio, la principale esportazione del paese. Una performance brillante è giunta anche dal mercato brasiliano, dove l’ottimismo per la ripresa economica ha messo in ombra le preoccupazioni per il disavanzo fiscale in seguito ai massicci stimoli varati per affrontare la pandemia. I titoli messicani hanno beneficiato del miglioramento dell’attività economica e della prospettiva di una stabilizzazione delle relazioni USA-Messico sotto l’amministrazione di Biden.

Le azioni dell’Europa emergente hanno messo a segno un’impennata. Gli sviluppi positivi a livello globale e l’avvio delle campagne vaccinali in varie parti d’Europa hanno spinto gli investitori a guardare oltre l’aumento delle infezioni da COVID-19 e i nuovi limiti alla mobilità nella regione. I mercati hanno inoltre accolto con favore un accordo commerciale tra l’Unione europea e il Regno Unito dopo l’uscita di quest’ultimo dal mercato unico. Le azioni russe sono avanzate a seguito del rialzo delle quotazioni petrolifere, grazie alle migliori prospettive per la domanda mondiale di greggio. Nella regione del Medio Oriente e dell’Africa, il clima di propensione al rischio ha dato impulso alle azioni e alla valuta del Sudafrica. L’economia ha registrato un recupero più marcato del previsto nel terzo trimestre.

Prospettive regionali

Consulta la mappa cliccando su ogni singolo paese per leggere l’aggiornamento di mercato ed il nostro sentiment
Verde=positivo, Rosso=negativo, Blu=neutrale
Il grafico riflette i pareri di Franklin Templeton Emerging Markets Equity relativamente a ciascuna regione e sono aggiornati su base trimestrale. Tutti i punti di vista riflettono unicamente
i pareri e le opinioni di Franklin Templeton Emerging Markets Equity. Non rappresentativo di un conto o portafoglio effettivo.

Prospettive regionali Periodo di tre mesi chiuso al 31 dicembre 2020
ISO Code Nazione Sentiment Score Opinion
CN Cina 0.5 Le condizioni dell’economia resteranno prevedibilmente deboli e tormentate anche con una stabilizzazione del COVID-19, considerando che continua ad essere una questione di portata globale. Tuttavia, la risposta politica del governo attenuerà probabilmente il suo impatto. In assenza di nuove ondate, la Cina è avviata a recuperare per prima. In generale, siamo convinti che la Cina molto probabilmente emergerà rafforzata da questa crisi.
IN India 0.5 I fondamentali di lungo periodo, inclusi sotto-penetrazione, formalizzazione e digitalizzazione dell’economia e un governo stabile, rimangono intatti. Tuttavia, le solide prospettive di ripresa degli utili sono offuscate dalle valutazioni di mercato prossime a un picco.
ID Indonesia 0 Le prospettive per i prossimi 12 mesi rimangono incerte. Il governo si è affrettato a riaprire l’economia nonostante l’aumento dei contagi da COVID-19 e dei decessi. Gli sforzi di contenimento dal COVID-19 in Indonesia sono tra i più deboli della regione ASEAN e anche il programma di stimoli del governo è risultato lento e inefficace.
KR Corea del Sud 0.5 Gli indicatori macro sono costantemente peggiorati a causa della pandemia del COVID-19, ma con la sua sparizione prevediamo una normalizzazione della situazione. Tuttavia, l’acuirsi delle preoccupazioni per la regolamentazione e l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche con la Corea del Nord meritano a nostro avviso estrema attenzione.
TH Thailandia 0 Sebbene le prospettive interne di breve termine alla riapertura dell’economia appaiano migliori rispetto agli altri paesi ASEAN, persiste un pessimismo generale dovuto ai fattori seguenti: i) deboli prospettive del commercio globale; ii) calo degli arrivi turistici; iii) mancanza di investimenti privati per stimolare i consumi interni; iv) incertezze politiche.
TW Taiwan 1 L’impatto negativo del COVID-19 è in attenuazione e si scorgono segnali di ripresa in alcuni prodotti tecnologici, il che dovrebbe rivelarsi favorevole per l’economia taiwanese, orientata alle esportazioni e alla tecnologia. Malgrado le persistenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, le relazioni tra le due superpotenze non dovrebbero peggiorare sotto l’amministrazione Biden, anche se un ritorno all’assetto antecedente all’era Trump sembra lontano. La situazione, tuttavia, può fornire alle imprese maggiore fiducia e minori incertezze sul contesto operativo. Siamo del parere che le restrizioni su Huawei abbiano probabilmente raggiunto il loro punto peggiore, fornendo più rischi al rialzo che al ribasso alle filiere produttive. Nel complesso, le valutazioni di mercato eccessivamente elevate potrebbero condurre a una correzione a breve termine, ma le prospettive a medio e lungo termine rimangono positive, data la diffusione della tecnologia wireless di quinta generazione (5G) e l’accelerazione della delocalizzazione della produzione dalla Cina.
PL Polonia 0.5 Come in altri paesi dell’Europa dell’Est, il sentiment è migliorato a dicembre dopo una contrazione a novembre,
ma è rimasto al di sotto dei livelli registrati in estate. Tutti i settori, in particolare i servizi e il commercio al dettaglio, hanno registrato una crescita. Nel mercato del lavoro, la propensione ad assumere è tornata vicina al picco di settembre, mentre i timori per la disoccupazione si sono attenuati, pur restando al di sopra dei livelli del terzo trimestre. La fiducia dei consumatori potrebbe iniziare a migliorare a fine marzo con l’avvento della primavera, soprattutto se ciò si accompagna
a un’attenuazione dei timori per il COVID-19.
CZ Repubblica Ceca 0.5 A dicembre l’indicatore della fiducia economica (Economic Sentiment Index) della Commissione europea ha evidenziato un miglioramento su base mensile. Il settore industriale, come la maggior parte dei suoi omologhi, ha continuato a espandersi. La fiducia dei consumatori è rimasta tuttavia contenuta, nonostante l’aumento di dicembre. La fiducia potrebbe iniziare a migliorare a fine marzo con l’avvento della primavera, soprattutto se ciò si accompagna a un’attenuazione dei timori per il COVID-19.
HU Ungheria 0.5 A dicembre la fiducia economica è tornata sui livelli dell’estate, sostenuta dalla crescita nella maggior parte dei settori. Nel complesso la propensione ad assumere è tornata in territorio espansivo, e in tutti i settori – specialmente i servizi – si registra un aumento della fiducia. Per contro, i timori delle famiglie per la disoccupazione sono leggermente peggiorati e, a differenza dell’Eurozona, il settore industriale rimane molto al di sotto dei livelli pre-COVID-19. La fiducia dei consumatori potrebbe iniziare a migliorare a fine marzo con l’avvento della primavera, soprattutto se ciò si accompagna a un’attenuazione dei timori per il COVID-19.
RU Russia 1 In un contesto di stabilità delle materie prime e del rublo, le società dovrebbero beneficiare delle revisioni degli utili e del miglioramento dei dividend yield. Le sanzioni USA/UE continuano a rappresentare un rischio fondamentale.
PE Peru 0.5 La volatilità politica ha frenato la ripresa economica del Perù, distogliendo l’attenzione dalla spesa governativa e l’investimento in infrastrutture. Prevediamo un persistente clamore politico in vista delle prossime elezioni del 2021. Il supporto degli afflussi di investimenti nei mercati emergenti e nelle materie prime potrebbe contribuire a compensare l’incertezza politica.
BR Brasile 1 La pandemia del COVID-19 avrà probabilmente un impatto durevole sull’economia del Brasile. La velocità e la forza della ripresa dipenderanno dalla capacità del governo di riprendere le sue ambiziose riforme economiche, che dovrebbero fungere da base per una crescita economica più sostenuta nel tempo e offrire un contesto economico migliore per le società. I tassi d’interesse bassi dovrebbero continuare a guidare i flussi interni verso le azioni.
MX Messico 1 Il Messico ha un’economia aperta (più di un terzo del PIL) fortemente esposta agli Stati Uniti (il paese di destinazione di più del 70% delle esportazioni). La prevista solida ripresa degli Stati Uniti sta trainando la ripresa dell’attività economica in Messico. La durata delle interruzioni dovute alle restrizioni dei flussi per contenere i contagi da COVID-19 determinerà il livello della ripresa. Rendendosi conto che una vittoria dell’opposizione è improbabile, la comunità imprenditoriale ha deciso di scendere a compromessi con l’attuale amministrazione.
QA Qatar 0.5 L’attività correlata ai preparativi per FIFA 2022 e l’ampliamento della produzione di gas naturale liquefatto costituiscono una tesi di crescita e aumento degli utili per i prossimi 3-4 anni. Le abbondanti riserve del paese e un basso punto di breakeven del bilancio petrolifero offrono al Qatar una solida stabilità in periodi di tendenza al calo.
KW Kuwait 0.5 Il Kuwait vanta un solido bilancio, ma un ritardo nella riforma e nell’emanazione della legge sul debito potrebbe erodere le finanze pubbliche. Il PIL non legato al petrolio è alquanto protetto, considerando che quasi tutti i cittadini del Kuwait lavorano alle dipendenze del governo. L’inclusione nell’indice MSCI EM non ha provocato una grande volatilità sui mercati.
SA Arabia Saudita 0 Le prospettive non sono rosee e restano ancorate alla risalita dei prezzi del petrolio e alla spesa del fondo d’investimento pubblico/governativo (FIP). Le consistenti riserve valutarie e gli asset del FIP offrono un certo sollievo.
AE EAU 0.5 Il mercato azionario è meno costoso dei pari MENA, ma le prospettive macro sono deludenti. Inoltre il mercato azionario è già abbondantemente di proprietà estera, per cui difficilmente potrà esserci una revisione del rating nel breve termine. La fine del ciclo di innalzamento del rating del Kuwait potrebbe comportare il ritorno di alcuni capitali regionali verso gli EAU.
EG Egitto 0.5 Ci aspettiamo che la crescita rimanga positiva e si rafforzi gradualmente, mentre la spesa voluttuaria potrebbe continuare a patire. Prevediamo una flessione dell’inflazione con la possibilità di ulteriori tagli dei tassi e ci aspettiamo una stabilità persistente generale della valuta. Un rischio fondamentale è rappresentato da un arresto prolungato del turismo, che costituisce una fonte importante di valuta estera.
KE Kenya 0.5 Le prospettive iniziano a migliorare, con quella che sembra una ripresa più rapida dell’attività economica.
NG Nigeria 0 Il rischio di un ulteriore indebolimento delle valutazioni è ancora elevato, mentre una debolezza del contesto politico
e macroeconomico non è favorevole alle azioni.
ZA Sudafrica 0 Le prospettive generali sembrano migliorare, dato il recupero post-COVID-19 e alcune notizie positive sulla riforma. Tuttavia, una ripresa a lungo termine continua a dipendere dalla capacità del governo di attuare e di impegnarsi in altre riforme.

Informazioni legali importanti

Avvertenze: Prima dell’adesione leggere il Prospetto informativo e il Documento Informativo Chiave per gli Investitori.
Questo materiale è destinato esclusivamente a scopi di interesse generale e non deve essere interpretato come una consulenza di investimento individuale o una raccomandazione o sollecitazione ad acquistare, vendere o detenere titoli o ad adottare qualsiasi strategia di investimento. Non costituisce una consulenza legale o fiscale.
Le opinioni espresse sono quelle del gestore degli investimenti e i commenti, le opinioni e le analisi sono resi come alla data di pubblicazione e può cambiare senza preavviso. Le informazioni fornite in questo materiale non sono intese come analisi completa di ogni fatto materiale relativo a qualsiasi paese, regione o mercato. Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita di capitale. I dati provenienti da fonti di terze parti potrebbero essere stati utilizzati nella preparazione di questo materiale e Franklin Templeton (“FT”) non ha verificato, convalidato o verificato in modo indipendente tali dati. FT non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita derivante dall’uso di queste informazioni e l’affidamento ai commenti e alle opinioni e analisi di questo materiale è a discrezione dell’utente.
Prodotti, servizi e informazioni potrebbero non essere disponibili in tutte le giurisdizioni e sono offerti al di fuori degli Stati Uniti da altri FT affiliati e / o i loro distributori secondo le leggi e le normative locali. Si prega di consultare un professionista degli investimenti o contatto istituzionale Franklin Templeton per ulteriori informazioni sulla disponibilità di prodotti e servizi nella tua giurisdizione.
Pubblicato da Franklin Templeton International Services S.à r.l. Succursale Italiana – Corso Italia, 1 – 20122 Milano – Tel: +39 0285459 1- Fax: +39 0285459 222

Quali sono i rischi?

Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici; gli investimenti nei mercati emergenti implicano rischi accentuati legati agli stessi fattori. Nella misura in cui una strategia si concentra di volta in volta su particolari paesi, regioni, industrie, settori o tipi di investimento, può essere soggetta a un rischio più elevato di sviluppi negativi in tali aree di focalizzazione rispetto a una strategia che investe in una gamma più ampia di paesi, regioni, industrie, settori o investimenti. Le società più piccole e nuove possono essere particolarmente sensibili alle mutevoli condizioni economiche. Le loro prospettive di crescita sono più incerte rispetto a quelle di azienda di maggiori dimensioni e più consolidate, e possono risultare volatili.

______________________________________________

1. Fonte: MSCI. L’indice MSCI Emerging Markets rappresenta le società ad alta e media capitalizzazione in 24 mercati emergenti. L’Indice MSCI Europe è una rappresentazione delle performance delle società ad alta e media capitalizzazione in 23 mercati sviluppati. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente in un indice. Non tengono conto di commissioni, spese od oneri di vendita. La performance del passato non costituisce un’indicazione o una garanzia di risultati futuri. MSCI non rilascia alcuna garanzia e non si assume alcuna responsabilità in merito ai dati MSCI riprodotti nel presente documento. Non è consentita alcuna forma di ulteriore ridistribuzione o utilizzo. La presente relazione non è redatta o sponsorizzata da MSCI. Importanti comunicazioni del fornitore dei dati e i termini sono disponibili alla pagina www.franklintempletondatasources.com.

Twitter

Leave a reply

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato. I campi contrassegnati con un asterisco sono obbligatori *